Trascorsi quasi due anni, ancora niente Regolamento

Cabina Primaria

Il Ministero dell’Ambiente, nel mese di febbraio 2023, ha notificato a Bruxelles il provvedimento che rende operative le Comunità Energetiche Rinnovabili superando   l’attuale normativa che prevede che  tutti i soci della CER siano alimentati dalla stessa cabina secondaria MT/BT (che alimenta poche decine di famiglie). 

Sarebbe una vera e propria rivoluzione energetica in grado di democratizzare in profondità tutto il settore  è tuttora (siamo al 17 luglio) inchiodata al palo dei tempi burocratici, anche se  i sospetti di ben altri interessi in ballo si rafforzano giorno dopo giorno: esattamente 617 quelli passati dalla data di  approvazione del Dlgs 199/21

In mancanza del nuovo regolamento (di cui si attende la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale) ha rappresentato un ostacolo al reale sviluppo delle CER in quanto il numero dei potenziali soci e i consumi di energia sono  talmente limitati da non consentire un reale beneficio economico, tanto che ad oggi in tutta Italia si sono attivate poche decine di CER.

Il nuovo decreto (atteso) ampia notevolmente il perimetro dei soci che possono aderire alla CER stabilendo che tutti gli impianti di produzione che di prelievo siano alimentati dalla stessa cabina primaria AT/MT (cabina che in genere serve un bacino di circa 40 – 50.000 abitanti) inoltre viene elevata la potenza di ogni singolo impianto di produzione da 200 KW a 1.000 KW.
Il Decreto,inoltre, fissa le tariffe incentivanti sulla quota di energia condivisa per chi si associa in Comunità Energetiche e  le regole per l’erogazione di contributi in conto capitale fino al 40% dei costi ammissibili per lo sviluppo delle comunità energetiche e delle configurazioni in autoconsumo collettivo nei comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti. 
La tariffa incentivante decorre dalla data di entrata in esercizio dell’impianto e ha una durata di 20 anni, sono previste tre fasce di incentivi decrescenti al crescere della potenza dell’impianto:
-     per impianti di potenza inferiore a 200 KW la tariffa è composta da un fisso di 80 euro a megawattora più una tariffa premio di 120 euro a megawattora;
-    Per impianti di potenza da 200 – 600 KW  la tariffa è composta da un fisso di 70 euro a megawattora più una tariffa premio di 110 euro a megawattora;
-    Per impianti di potenza da 600 – 1.000 KW  la tariffa è composta da un fisso di 60 euro a megawattora più una tariffa premio di 100 euro a megawattora.
Le tariffe incentivanti non si applicano all’energia elettrica e condivisa sottesa alla quota di potenza di impianti fotovoltaici che hanno  accesso al superbonus.
I beneficiari della misura Pnrr sono le Comunità Energetiche rinnovabili e i sistemi di autoconsumo collettivo da fonti rinnovabili ubicati nei Comuni con meno di 5.000 abitanti. L’accesso ai finanziamento avviene presentando domanda a sportello esclusivamente tramite il sito del GSE.
Gli incentivi si applicano a impianti a fonti rinnovabili, inclusi i potenziamenti che rispettano i seguenti requisiti:
1)    La potenza nominale massima del singolo impianto, o dell’intervento di potenziamento risulta non superiore a 1 MW;
2)    Le Comunità Energetiche rinnovabili risultano regolarmente costituite alla data di presentazione della domanda di accesso agli incentivi;
3)    Gli impianti di produzione e i punti di prelievo sono connessi alla rete di distribuzione tramite punti di connessione facenti parte dell’area sottesa alla medesima cabina primaria;
4)    La CER assicurano completa, adeguata e preventiva informazione ai propri soci o membri sui benefici loro derivanti dall’accesso alla tariffa incentivante;
5)    L’avvio dei lavori successivo alla data di presentazione della domanda di contributo da parte del soggetto beneficiario;
6)    Possesso del titolo abitativo alla costruzione e all’esercizio dell’impianto ove previsto;
7)    Possesso del preventivo di connessione alla rete elettrica accettato in via definitiva. ml
Il GSE aprirà lo sportello per la presentazione delle richieste entro 60 giorni dalla data di pubblicazione del decreto fino esaurimento delle risorse.
Il costo di investimento massimo di riferimento per l’erogazione del finanziamento impianti di potenza:
-    fino a 20 KW, 1.500 €/KW;
-    da 20 – 200 KW, 1.200 €/KW;
-    da 200 – 600 KW, 1.100 €/KW;
-    da 600 – 1.000 KW, 1.050 €/KW.

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Data:
Autore:
Adriano Rossi

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